Stress nei bambini: come affrontarlo

A cura di: Redazione
A tutti i genitori capita di vedere i propri figli stanchi, nervosi, annoiati e affaticati. Lo stress deriva dagli impegni scolastici, dai compiti, dalle verifica e dalle attività extrascolastiche.
La scuola è il luogo in cui i bambini trascorrono la maggior parte del tempo, condividendo passioni e attività con i compagni. In questo contesto può nascere la paura di deludere gli insegnanti, i genitori e gli amici. Le aspettative sono alte e per molti avere un brutto voto è segno di fallimento, con la conseguente bassa autostima e insoddisfazione.
A scuola il tempo è scandito alla perfezione, ma non tutti gli stessi bambini hanno gli stessi tempi di realizzazione di un compito. Gli insegnanti dovrebbero tenere conto della dinamica emotiva degli alunni.
Per i soggetti con difficoltà di apprendimento (DSA) la legge tutela aggiungendo minuti durante le prove scritte, ma viene meno l'attenzione per tutti coloro che anche se non hanno problematiche legate all'apprendimento avrebbero comunque bisogno di più tempo.
Sia gli insegnanti che i genitori spesso mettono fretta ai bambini. "Sbrigati a fare i compiti", "sbrigati a mangiare", "sbrigati a vestirti" e "sbrigati a mettere a posto" sono tutte frasi che si sentono sia a scuola che a casa.
I bambini vengono coinvolti nella vita frenetica degli adulti, che sono sempre in ritardo e sempre di corsa.
Nella società manca il concetto di rallentare, di concedersi del tempo per se stessi in modo da riuscire a rigenerarsi.
Ognuno dovrebbe prendere consapevolezza del bisogno di tempo libero dedicato a se stessi, ascoltando anche i segnali che manda il corpo per evitare che la stanchezza si trasformi in ansia e stress.
La stessa cosa vale per i bambini, che cercano costantemente di soddisfare le richieste degli adulti.
È importante osservare il bambino per capire se è troppo stressato. I sintomi sono i continui sbalzi d'umore, le discussioni continue, le risposte istintive e poco educate e la difficoltà del sonno.
Vivendo in una società in continuo cambiamento è difficile riuscire a stare di dietro a tutto portando a termine tutti gli impegni. Molti bambini durante l'anno scolastico sono costretti a rallentare i ritmi perché non ce la fanno e a fine anno dimostrano di essere stanchissimi.
È importante sottolineare che il mondo non crolla se non si riescono a portare a termine tutti gli impegni, anche se non deve diventare un'abitudine.
I bambini hanno bisogno di sentire l'interesse dei genitori nei loro confronti a prescindere dai risultati, ma semplicemente per il percorso svolto.
I figli vanno tenuti lontani dalle problematiche familiare, perché devono fare i bambini e non i mediatori dei genitori. Il clima familiare deve essere sereno, in modo che i figli possano crescere sereni. Non esistono le famiglie perfette ma i genitori devono impegnarsi per creare un ambiente sereno per i propri figli.
È importante, inoltre, non sovraccaricare i bambini di inutili richieste, rispettando i loro tempi e non spingendoli verso la competizione.
Non devono mai essere presi come modelli di riferimento quelli proposti dai media, in quanto i bambini devono capire che niente è regalato e che i risultati arrivano con l'impegno e la passione.
Fonte:
pianetamamma.it
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