Sogni nel pancione: il tuo bimbo sogna già prima di nascere
A cura di: Redazione
In un individuo adulto la fase REM del sonno (Rapid Eye Movement) è caratterizzata da rapidi movimenti degli occhi sotto alle palpebre chiuse. Il nostro cervello durante la fase REM è assai attivo, in uno stato neurofisiologico simile a quello di veglia. È proprio durante questa fase che l'attività onirica è al massimo, è proprio durante questa fase, insomma, che si sogna di più. Questa fase del sonno serve al nostro cervello per elaborare e "riordinare" le informazioni e i dati acquisiti durante la veglia.
E il nostro bambino? È in grado di sognare, dentro al pancione? Alcune ipotesi sostengono di si. Si ritiene che il feto trascorra tra il 70 e il 90% del tempo nel pancione dormendo e che, di questo tempo, la quasi totalità, intorno alle trentesima settimana di gravidanza, sia attribuibile alla fase REM (il tempo "dedicato" alla fase REM scende al 50% del tempo di sonno a fine gravidanza).
Secondo alcuni psicologi neonatali e secondo recenti ricerche il nostro bimbo è in grado, già nella pancia, di recepire gli stimoli ambientali, come sapori e odori che la mamma trasmette, rumori e voci, quella della mamma su tutti. Proprio come accade per gliadulti, il suo cervello ha la necessità di rielaborare e "riordinare" questi stimoli e queste esperienze, e lo fa con l'aiuto del sonno e della fase REM.
Un'altra teoria ipotizza che l'attività "onirica" nel feto non sia latro che una attività elettrica del cervello che si attiva per sopperire alla scarsità di stimoli esterni. Perché il cervello possa crescere e svilupparsi i circuiti cerebrali e le connessioni tra neuroni devono essere attivati. Secondo questa seconda teoria il ventre meterno non consente stimoli sufficienti a questo scopo ed il bambino "crea" quindi una "sua realtà" con lo scopo di fare lavorare questi circuiti cerebrali. Questa seconda ipotesi sarebbe confermata dalla osservazione del dinamismo degli occhi che accompagna la fase REM nel feto (dinamismo che si ripresenta anche nella fase REM dell'adulto). Gli stimoli visivi sono infatti tra i più importanti per lo sviluppo del cervello ma sono anche il tipo di stimolazioni meno presenti nella pancia della mamma. I movimenti oculari che il feto compie nell'utero sarebbero quindi indizio del fatto che stia "producendo" una sua realtà visuale interna, che il bambino segue con lo sguardo.