Sessualità nei bambini: come e quando si sviluppa e come comportarsi

A cura di: Redazione
I bambini, a partire dai 2-3 anni (secondo alcuni anche prima), riescono a riconoscere la loro appartenenza al genere sessuale. Sanno perfettamente se sono maschi oppure femmine.
Verso i 3-5 anni iniziano a manifestare la loro curiosità sessuale. Iniziano a rivolgere diverse domande sul "pisellino" o sulla "patatina", sul motivo per cui maschi e femmine sono fatti diversamente e sul tema "da dove nascono i bambini".
La loro curiosità si concentra su queste differenze così evidenti e hanno bisogno di ottenere più risposte possibili. A questo atteggiamento curioso si accosta un comportamento esibizionistico (mostrano i genitali e sono attratti dalla nudità) che solitamente si placa tra i 5 e i 7 anni. Durante questo periodo iniziano solitamente ad esplorare e manipolare i propri genitali.
Iniziano a giocarci e in alcuni casi sono incuriositi dagli altri bambini. Solitamente in questo contesto si manifesta un senso di vergogna e disagio.
Non è raro che i bambini inizino a masturbarsi con il dondolamento del corpo, con flesso-estensioni delle cosce e con un'attività ritmica che suscita in loro piacere. Solitamente lo fanno come auto consolazione, ma per gli adulti diventa una preoccupazione.
I bambini, tra i 7/8 anni e i 12/13, rafforzano la propria identità di genere e giocano quasi esclusivamente con bambini dello stesso sesso. Può succedere che questi giochi siano accompagnati da esperienze di tipo omosessuale, come il confronto tra le dimensioni del pene, chi fa pipì più lontano o toccamenti anali.
Durante l'adolescenza, ovvero dopo i 13 anni, arrivano ad una nuova percezione della propria sessualità, con il raggiungimento della maturità fisiologica. In questo contesto le esperienze hanno un significato completamente diverso dalle precedenti anche se è ancora un periodo di grande curiosità.
Quando i bambini decidono di affrontare questo tema e di fare delle domande importanti è bene rispondere con grande spontaneità e tranquillità.
Il rispetto del pudore è molto importante, perché consente di evitare lo sviluppo di un atteggiamento eccessivamente impuntato sulla vergogna.
I genitori non devono mai colpevolizzarli per quello che provano, dicono o fanno perché questo potrebbe portare problemi futuri in termini di sessualità. È il caso di spiegare che la masturbazione provoca piacere ma che è meglio farla in privato.
Se l'atteggiamento masturbatorio è eccessivo è probabile che i bambini abbiano qualche preoccupazione che non riescono a manifestare e i genitori dovrebbero indagare meglio. I bambini più piccoli non riescono ancora a spiegarlo per cui è molto importante concentrarsi sui fattori esterni, come l'inizio della scuola, la separazione dei genitori, il cambiamento di ambiente o l'arrivo di un fratellino.
Se la masturbazione è questione di auto consolazione, probabilmente qualche abbraccio in più potrebbe appagarlo molto di più.
Gli specialisti sono in grado di fornire molte più risposte e rassicurare e aiutare i genitori quando sono in difficoltà su come comportarsi di fronte a questi comportamenti dei propri figli.
Fonte:
pianetamamma.it
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