Rientro al lavoro delle mamme: come affrontarlo
A cura di: Redazione
Solitamente, quando nasce un bambino, la neomamma sospende momentaneamente l’attività lavorativo per prendersi cura del suo piccolo.
Il neonato è un essere completamente dipendente e la madre è totalmente coinvolta nella sua cura, come ha spiegato Nicoletta Massone, psicologa psicoterapeuta del CSTCS e docente della Scuola di Psicoterapia Comparata di Genova, su nostrofiglio.it. La neomamma tende ad identificarsi con il suo bambino, ritrovando la se stessa piccola e bisognosa di cure. In questo modo sperimenta una sensazione benefica nel prenderlo in braccio, allattarlo, giocare e parlarci. Si crea un’unione indissolubile che dona un forte senso di accettazione.
Il periodo dell’accudimento comporta molta fatica e molta gioia. Tornare al lavoro, per la madre, rappresenta la rottura dell’unione che ha creato con il bambino e lei stessa potrebbe provare un senso di abbandono e un senso di colpa.
Anche per il neonato può essere molto complicato dover affrontare l’assenza momentanea della mamma e proprio per questo il suo stato emotivo può aiutare il piccolo a superare la distanza.
Il rientro al lavoro è un momento delicato, ma può rappresentare un momento di crescita sia per il bambino che per la sua mamma, che impara a chiedere aiuto, a fidarsi delle risorse del suo bambino e a delegare. È proprio grazie al legame che ha creato con la sua mamma che il bambino riesce ad intraprendere nuove relazioni. La mamma in questo modo sarà più serena per via della gratificazione e della soddisfazione che porta il lavoro e dalla gioia incontenibile di ritornare a casa dal proprio bambino.
L’emozione del ritrovarsi è bellissima, sia per la mamma che per il bambino, che può imparare che la separazione momentanea non vuol dire non volersi bene o non tornare.
Le mamme che tornano a lavorare, per farlo con serenità, devono avere fiducia nelle capacità del proprio bambino, che è in grado di costruire altri legami, nonostante quello con la mamma sia il più forte. Il bambino capisce che nonostante mamma e papà siano sempre un porto sicuro, può creare dei rapporti anche con altre persone.
È anche importante parlare con il proprio bambino, usando parole adatte alla sua età per spiegargli il cambiamento. Può essere d’aiuto fare un programma della giornata e quando si torna a casa raccontare la propria giornata e, se sa parlare, farsi raccontare la sua.
Anche i rituali possono aiutare in questo momento delicato. Per esempio scegliere un gesto per salutarsi e ritrovarsi, che deve essere ogni giorno lo stesso. Si possono provare canzoncine, filastrocche o gesti affettuosi particolari.
Se la paura e l’ansia sono troppe è importante chiedere aiuto rivolgendosi ad esperti, che possono ristabilire l’equilibrio e aiutare la donna ad affrontare il momento.
Fonte:
nostrofiglio.it
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