Paternità: nessuno chiede ai papà come stanno dopo la nascita di un figlio

A cura di: Redazione
I neopapà possono sentirsi diversi e cambiati dopo la nascita di un figlio, e possono avere anche diversi problemi sul lavoro in quanto nessuno si aspetta da loro un calo di prestazioni nonostante i tanti impegni in famiglia.
I neopapà vanno incontro ad un periodo di forte stress, spesso senza usufruire dei congedi parentali per consentire alle neomamme di sfruttare a pieno i loro, visto che hanno vissuto la nascita in prima persona.
Purtroppo negli ambienti lavorativi, così come in altri ambienti, non ci si aspetta un cambiamento da parte degli uomini che diventano papà.
Nessuno chiede loro come si sentono realmente, se hanno bisogno di aiuto, di riposo, di un momento per ricaricare le energie.
Il fatto di diventare mamme è socialmente considerato un evento che stravolge completamente la vita, ma questo non succede nei confronti dei papà.
Lo stress, le preoccupazioni, le notti in bianco le vivono anche i papà ma nessuno se ne rende conto. La nuova condizione familiare non viene valutata e accettata come giustificazione del calo delle prestazioni nell'ambito lavorativo.
Gli uomini possono accusare la nascita quasi quanto le donne e possono sviluppare attacchi di ansia, stress post-traumatico e depressione post partum. Per questo avrebbero bisogno di maggiore considerazione e maggiore aiuto da parte della società e dei datori di lavoro.
Questo non accade perché nessuno pensa che i papà abbiano bisogno di aiuto e nessuno pensa che abbiano subito un grande cambiamento.
Dave Edwards, giovane papà australiano, ha raccontato la sua storia di come ha perso il lavoro dopo la nascita del figlio. È stato un momento di forte stress, di grande stanchezza e di preoccupazione per la compagna sola a casa con il piccolo, ma nonostante questo i suoi datori di lavoro si aspettavano le stesse identiche prestazioni di prima.
Nessuno al lavoro ha mai chiesto se stava bene e se le cose in casa procedevano bene, ma si aspettavano tutti che le cose in ufficio continuassero come prima. Eppure l'arrivo del bebè, che piangeva costantemente, aveva stravolto anche la vita di Dave.
La sua situazione è degenerata al punto di arrivare al suo licenziamento.
Uno dei grandi problemi dei neopapà è che purtroppo non trovano alcun sostegno da parte dei datori di lavoro, che pretendono prestazioni inalterate, come se non fosse cambiato nulla.
Fonte:
mamme.it
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