L’importanza dell’acido folico in gravidanza

A cura di: Redazione
L’acido folico, o vitamina B9, deve essere assunto con il cibo e dalla flora batterica intestinale in quanto non viene prodotto dall’organismo.
L’acido folico è essenziale per la prevenzione delle malformazioni neonatali e, durante la gravidanza, il fabbisogno raddoppia in quanto il feto utilizza le riserve della madre.
All'inizio della gravidanza, la carenza di acido folico aumenta il rischio di malformazioni nel feto e può dare luogo con maggiore facilità a gravidanze che potrebbero non andare a buon fine.
Se si ha il desiderio di avere un figlio è il caso di iniziare ad assumere acido folico già prima della gravidanza, per questo viene consigliato di assumere integratori sin dal momento in cui si programma il concepimento del bambino.
L’acido folico non aiuta il concepimento o la gravidanza, ma è molto importante per prevenire malformazioni fetali che possono formarsi all’inizio della gestazione.
Le donne con un rischio maggiore, ovvero quelle con familiarità con malattie del tubo neurale, che hanno avuto problemi simili in precedenti gravidanze, che sono affette da diabete, da obesità o da epilessia, devono essere monitorate in quanto potrebbero avere bisogno di maggiori quantità di acido folico.
Il tubo neurale è la parte del feto che si sviluppa per formare cervello, scatola cranica e spina dorsale, e se non si chiude perfettamente nelle prime settimane di gravidanza il bambino potrebbe sviluppare malformazioni congenite gravi come la spina bifida e l’anencefalia.
La spina bifida è la più frequente ed è dovuta ad un’incompleta chiusura della parte inferiore del tubo neurale. Comporta gravi conseguenze e gravi disabilità fisiche e mentali. L’anencefalia, invece, comporta uno sviluppo incompleto del cervello dovuta ad un’incompleta chiusura della parte superiore del tubo neurale. I bambini con anencefalia muoiono prima o poco dopo la nascita.
Il tubo neurale si chiude nei primi 30 giorni dopo il concepimento e in questo periodo le donne dovrebbero assumere quotidianamente acido folico, sia tramite la dieta che tramite gli integratori.
L’assunzione dovrebbe iniziare almeno un mese prima del concepimento e nei primi tre mesi di gravidanza.
Gli esperti, data la difficoltà di assumere acido folico solo con la dieta, consigliano di agire su tre fronti, ovvero quello della dieta ricca di vitamina B9, l’uso di alimenti fortificati e l’assunzione giornaliera di integratori.
Gli alimenti che contengono acido folico sono le verdure a foglia verde, come gli spinaci, i broccoli, la lattuga e gli asparagi, le arance, i cereali, i legumi e la frutta come i limoni, le fragole e i kiwi, e nel fegato.
È molto importante attenersi sempre alle quantità indicate, in quanto un eccesso di vitamine potrebbe causare danni.
In ogni caso è molto importante consultare il proprio ginecologo di fiducia e attenersi alle quantità di acido folico prescritte.
Fonti:
pianetamamma.it
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