Le guide per le mamme perfette rendono le donne incinte più ansiose
A cura di: Redazione
Uno studio del dipartimento di Salute pubblica, politiche e scienze sociali dell’Università di Swansea in Gran Bretagna ha analizzato le influenze sul benessere delle neomamme dei libri guida di puericultura, in particolar modo quelli che parlano di metodi di allattamento e routine molto rigide.
Lo studio, condotto dalla dottoressa Amy Brown, specialista di salute materna e infantile, ha coinvolto 354 mamme con bambini di età compresa tra 0 e 12 mesi.
Per le mamme, come riferito dalla dottoressa Victoria Harris del gruppo di ricerca, affidarsi a guide e manuali aveva avuto un impatto particolare, in quanto il 53% di loro ha sofferto maggiormente di ansia e depressione, mentre il 22% si è sentita più pronta ad affrontare la vita da mamma.
I risultati dello studio hanno dimostrato che più le neomamme si affidavano a manuali e guide sulla maternità, più tendevano a soffrire di sintomi depressivi, bassa autostima e una forte paura di non essere all’altezza e fallire nel ruolo di genitore.
Questi sintomi vengono favoriti dal senso di fallimento che nasce dall’incapacità di ottenere gli stessi risultati che tanto promettono questi manuali. Se il bambino non vuole dormire nella posizione suggerita dalla guida, se non si adatta bene alle routine consigliate o se rifiuta le poppate agli orari stabiliti, le mamme vanno in crisi e si sentono imperfette, perché non riescono a seguire i manuali che hanno letto.
Maria Vicario, presidente della Federazione nazionale dei collegi delle ostetriche, ha spiegao che in particolar modo con il primo figlio le mamme cercano informmazioni su riviste, libri, siti web, radio e televisione, ma è molto difficile capire se si tratta di una buona comunicazione, soprattutto visto che non si tratta di medici e ostetriche.
Silvia Gianatti, autrice del libro Guarda che è normale. Siamo tutte supermamme, ha spiegato che ci sono tante donne che la ringraziano dopo aver letto il suo libro, ma che per esperienza personale lei ha deciso di scriverlo proprio per raccontare che le cose non vanno esattamente come insegnano i manuali e le guide.
La dottoressa Vicario ha spiegato che invece di affidarsi ai libri è molto più produttivo seguire dei corsi di accompagnamento alla nascita, che vengono anche offerti gratuitamente dai consultori, per incontrare le ostetriche e informarsi nel modo corretto.
La scrittrice ha confermato questa teoria, spiegando di aver frequentato il consultorio dopo il parto e di aver ricevuto un grande sostegno da puericultrice, ostetrica e dalle altre mamme, con cui ha condiviso questa esperienza, scambiandosi consigli e aiuto reciproco, cosa ben diversa da seguire alla lettera i manuali sulla maternità.
“Soltanto la madre che si dedica ad accudire il proprio piccolo può imparare a riconoscere le sue esigenze e adeguarsi di conseguenza per le poppate, il bagnetto e tutte le cure” ha aggiunto la dottoressa.
Inoltre, ora che non c’è più il supporto familiare importante per riuscire a conciliare lavoro, famiglia e cura dei figli, è fondamentale potersi confrontare e parlare con altre mamme. Se viene a mancare la rete familiare e il supporto sociale, la neomamma può sentirsi ancora più inadeguata e questo malessere se non compreso può sfociare in depressione post parto. Per questo è meglio lasciar perdere i manuali e cercare di frequentare luoghi in cui si può trovare la compagni giusta, di altre mamme che vivono la stessa esperienza.
Fonte:
repubblica.it
Leggi anche:
Mamme, la petizione: basta scegliere tra figli e lavoro
Una blogger parla di quanto sia difficile essere genitori oggi
Il profumo di bambino è una vera e propria droga per le mamme