Ipersensibilità agli odori in gravidanza
A cura di: Redazione
Durante la gravidanza può comparire un fenomeno molto comune, ovvero l'ipersensibilità agli odori.
Paola Scavello, ostetrica del Centro Medico Santagostino di Milano, ha spiegato che si chiama "iperosmia gravidica" e che è un fenomeno biologico legato ai cambiamenti ormonali e all'aumento delle cellule olfattorie. Questo fa in modo che gli odori vengano avvertiti molto più chiaramente, nonostante siano molto tenui e magari anche distanti.
Tra gli odori che solitamente la maggior parte delle mamme non riesce a tollerare c'è quello del pesce, delle uova, della carne cruda, del caffè, del sudore, del fumo, dei profumi forti, degli alimenti degli animali, delle sostanze chimiche, degli interni delle auto e della benzina.
Il fastidio peggiore associato all'ipersensibilità agli odori in gravidanza è la nausea, che si può combattere con il consumo di camomilla o zenzero.
Gli esperti ritengono si tratti di una condizione causata dall'aumento degli ormoni nel corpo delle donne incinte e che abbia due obiettivi diversi. Il primo è quello di proteggere e allontanarle da cose che potrebbero essere pericolose. Il secondo è evolutivo, infatti la maggiore sensibilità è un adattamento naturale che accade a tutti i mammiferi per garantire il riconoscimento olfattivo tra la mamma e il piccolo dopo il parto.
L'ipersensibilità agli odori è un comune sintomo della gravidanza e avviene già a partire dalla quinta settimana di gravidanza. È del tutto soggettiva e di conseguenza può essere più o meno forte a seconda delle persone.
Con il passare dei mesi il fastidio scompare ma anche in questo caso si tratta di una cosa soggettiva quindi non bisogna preoccuparsi.
Fonte:
nostrofiglio.it
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