Gravidanza: parlare con i bambini nel pancione è inutile?

A cura di: Redazione
Uno studio condotto da Marisa Lopez-Teijon e dalla sua equipe dell’Istituto Marque’s in Spagna ha creato un dubbo profondo su tutto ciò che fino ad ora pensavamo di sapere sull’udito del feto e su ciò che sentono i bambini nel pancione.
A quanto pare, parlare con loro durante la gravidanza, potrebbe risultare del tutto inutile. Secondo lo studio i feti sentono a malapena il rumore proveniente dall’esterno, quindi far ascoltare la voce dei genitori, cantare ninna nanne o raccontare storie potrebbe non servire a nulla.
I feti percepiscono i suoni, infatti reagiscono subito alla musica, ma secondo questa ricerca non riescono a sentirli attraverso il grembo materno.
Lo studio ha coinvolto diverse donne in gravidanza tra la 14esima e la 39esima settimana e i ricercatori hanno monitorato con ecografie la reazione dei feti in presenza di musica classica.
La musica veniva trasmessa con le cuffie appoggiate all’addome della gestante, ad un volume di 98,6 decibel, ma i ricercatori non hanno rilevato cambiamenti nei movimenti o nelle espressioni del feto.
Se, invece, il suono veniva fatto passare per via intravaginale le reazioni erano diverse. Questo è stato reso possibile da uno strumento chiamato Babypod e creato dai ricercatori. Strumento in grado di trasmettere musica e voci all’interno della vagina, emettendo onde sonore fino a 54 decibel, ovvero il livello di una normale conversazione.
L’87% dei feti, in questa situazione, hanno reagito con movimenti della testa e degli arti, della bocca, della lingua, con gesti che smettevano quando la musica veniva spenta. Inoltre, la metà dei feti ha mostrato un movimento davvero unico, ovvero aprendo al massimo le mascelle e tirando completamente fuori la lingua.
Marisa Lopez-Teijon ha spiegato che con questo dispositivo è stato possibile dimostrare che i feti possono sentire dalla sedicesima settimana, ma solo se il suono proviene dall’interno. Riescono, invece, a sentira a malapena il suono se questo proviene dall’esterno. Per questo la conclusione è che il mito di parlare al pancione delle donne incinte può risultare del tutto inutile.
Il Babypod non è solo un metodo per comunicare con il bambino, ma serve anche a diagnosticare la sordità fetale e facilitare le ecografie. Può, inoltre, stimolare neurologicamente il feto.
Fonte:
corriere.it
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