Gravidanza e nausea: come vivere bene i nove mesi di attesa

A cura di: Redazione
Quando una donna scopre di essere incinta tutto cambia. La nausea è uno dei primi segnali che fanno capire alle donne che stanno aspettando un bambino.
Questo disturbo colpisce fino all'80% delle donne incinte e nel 50% dei casi peggiora fino ad arrivare a conati di vomito.
È un disturbo tipico del primo trimestre di gravidanza, ma può comparire anche in seguito, presentandosi in modo più intenso se la donna spetta dei gemelli. La nausea può diventare la causa di perdita di liquidi e nutrienti, fino a provocare nei casi peggiori un calo di peso della donna incinta.
Irene Cetin, direttore UOC di Ostetricia e Ginecologia Ospedale dei Bambini "Vittore Buzzi" di Milano, ha spiegato che è un problema molto più diffuso di quanto in realtà emerga. Le cause non sono chiare, potrebbe essere scatenata dai cambiamenti ormonali o dall'aumento dei livelli della gonadotropina corionica umana (Beta-hCG).
Questo tipo di malessere fisico condiziona le giornate delle donne incinte, che finiscono con il decidere di limitare l'attività lavorativa e gli impegni quotidiani.
La nausea solitamente tende a sparire dopo il terzo mese di gravidanza ma il 15% delle donne continua a soffrirne anche in seguito.
Essere incinta non deve stravolgere le abitudini e i ritmi delle future mamme, ma può essere sicuramente un'occasione per seguire uno stile di vita corretto.
Elsa Viora, presidente Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), ha spiegato che i disturbi dei primi mesi di gravidanza possono agitare e preoccupare molto le donne incinte. La figura del ginecologo in questo senso è molto importante, perché aiuta la donna d informarsi e a non vergognarsi dei disturbi di cui soffre, soprattutto se diventano debilitanti.
La gravidanza non è una prova di resistenza e non è neanche una malattia. I disturbi possono incidere significativamente ma controllarli aiuta a vivere serenamente questi nove mesi.
È importante rivolgersi al proprio medico e chiedere consiglio a lui riguardo il trattamento più adeguato per contrastare questo disturbo.
Fonte:
corriere.it
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