Gravidanza: come comportarsi in caso di gambe gonfie

A cura di: Redazione
Uno dei disturbi che compare spesso durante la gravidanza è il gonfiore alle gambe. Gli arti inferiori, durante la gravidanza, tendono ad appesantirsi e portano ad una sensazione di forte stanchezza.
Il dottor Valeriano Genovese, ginecologo di Humanitas San Pio X, ha dato qualche consiglio utile sul sito Humanitas Salute, per cercare di contrastare questo frequente disturbo.
Le gambe, solitamente, si gonfiano per via delle modificazioni meccaniche e biochimiche che subisce il corpo e per via di alcuni fattori ambientali.
Il Dottor Genovese ha spiegato che esiste una predisposizione genetica all’insorgenza di questo disturbo, ma vi sono dei fattori che possono aumentare il rischio, come la sedentarietà, il clima caldo o il dover stare molte ore in piedi.
Il corpo della donna, durante la gravidanza, subisce modificazioni di tipo ormonale. Nel primo trimestre, per esempio, aumenta notevolmente la quantità del progesterone, e questo favorisce la congestione venosa. Anche l’afflusso di sangue verso l’utero aumenta, per nutrire il feto, e questo porta alla compressione dei vasi sanguigni delle gambe. Inoltre, l’aumento del peso corporeo contribuisce ad appesantire le gambe.
In gravidanza, inoltre, come sottolineato dal dottor Genovese, avvengono delle alterazioni del metabolismo, per esempio a carico della funzione renale, che favoriscono la ritenzione idrica formando edemi in corrispondenza degli arti inferiori. I liquidi che escono dalle pareti dei vasi sanguigni causano il gonfiore tipico della gestazione.
Per ridurre il gonfiore alle gambe in gravidanza esistono degli accorgimenti utili. Per esempio, già dal primo trimestre di gravidanza le future mamme possono tenere le gambe rialzate con un cuscino in fondo al letto, in modo da riposare comodamente. Anche durante il giorno è consigliabile tenere le gambe rialzate per favorire la circolazione.
L’attività fisica è molto importante. Se le gestanti stanno bene è il caso di mantenersi in movimento, in modo da stimolare la pompa cardiaca e favorire il ritorno del sangue alle gambe. Le future mamme possono, per esempio, passeggiare almeno per 30 minuti al giorno, oppure pedalare sulla cyclette.
Se il ginecologo lo consente, inoltre, si può ricorrere ai massaggi linfodrenanti, fino all’arrivo nel terzo trimestre.
Anche l’alimentazione può essere di grande aiuto per le future mamme. È importante non esagerare con il consumo di zuccheri e grassi, mentre devono essere inseriti nella dieta cereali integrali, frutta, verdura e legumi secchi per l’apporto di fibre e la regolazione della funzione intestinale.
Anche smettere di fumare è un modo per prevenire le gambe gonfie, ma dire basta al fumo di sigaretta, come ha sottolineato Genovese, dovrebbe essere un’azione da fare a prescindere dal gonfiore delle gambe, in modo da tutelare la salute del feto.
Fonte:
humanitasalute.it
Leggi anche:
Colestasi gravidica: il ruolo dell’alimentazione