Fecondazione assistita, gli Usa dicono basta ai parti gemellari
Negli Stati Uniti gli esperti di fertilità lanciano l'allarme sulla crescita esponenziale di parti gemellari legati alla fecondazione assistita. I numeri mostrano che metà dei bambini nati in seguito a questi trattamenti sono gemelli, con un incremento del 76% di parti gemellari rispetto a 30 anni fa.
L'allarme dei medici riguarda i possibili rischi legati alle gravidanze gemellari poiché in questi casi le probabilità di parti prematuri è di 5 volte più alta, con conseguenti rischi sulla salute del bambino. Secondo dati recenti il 37% dei bambini nati dalla fecondazione assistita (e per lo più gemelli) sono nati prematuri, contro il 12% di gemelli concepiti naturalmente e nati pretermine.
Gli esperti in fertilità si pongono ora l'obiettivo di riuscire ad aiutare le coppie in cerca di un figlio impiantando un solo embrione e non più due. L'Associazione Americana per la Medicina Riproduttiva sta cercando di diffondere nuove linee guida negli Stati Uniti che prevedano l'impianto di un singolo embrione per donne sotto i 35 anni, mentre per quelle fino ai 40 anni un massimo di tre embrioni, dato che con l'avanzare dell'età diminuiscono le probabilità di successo.
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