Falsi miti sulla gravidanza e gatti: sono davvero pericolosi?
A cura di: Redazione
Tra le tante teorie dolce attesa quella sulla gravidanza e gatti crea molte paure: siamo sicuri che sia così pericoloso?
Le accortezze da avere quando si scopre di essere incinte sono tante, in particolare nei primi mesi, per evitare di contrarre virus che possano far male al bambino. Le gestanti che hanno animali domestici, però, temono che il loro amici a quattro zampe possano passare loro qualche batterio.
La paura più diffusa è quella di prendere la toxoplasmosi, infezione causata da un parassita. Nel corso della vita la si può contrarre e sviluppare un'immunità che dura negli anni, tuttavia se la si sviluppa in gravidanza ci sono grandi rischi per il bebè.
Tra gli animali domestici i gatti sono spesso considerati i maggiori colpevoli nel trasmettere la toxoplasmosi ma, secondo i veterinari, non sono pericolosi. Il presidente dell'associazione dei veterinari Marco Melosi, ha infatti dichiarato che questa credenza è solo "un vecchio retaggio".
Nei gatti il parassita responsabile della toxoplasmosi viene eliminato dalle feci, perciò le gestanti che hanno un gatto devono fare attenzione a non entrarne in contatto e a tenere pulita ogni giorno la lettiera. Secondo Melosi il vero rischio di contrarre la toxoplasmosi è dato da un non corretto lavaggio di frutta e verdura e dal mangiare cibi crudi. "I gatti domestici - prosegue Melosi - che si nutrono di crocchette e scatolette, difficilmente contraggono la toxoplasmosi".
Come maggiore scrupolo oltre alle analisi del sangue di routine alla gestante, è possibile farle anche al gatto per scoprire se ha la toxoplasmosi. Non c'è quindi bisogno di allontanare il proprio gatto durante la dolce attesa, anzi, può diventare un perfetto fratello maggiore per il vostro bambino.
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