Cosa sono i test di screening prenatale del DNA fetale

A cura di: Redazione
Per i controlli di screening prenatale sono oggi disponibili anche test che analizzano il DNA fetale.
Nel corso della gravidanza, soprattutto nel primo trimestre, è importante svolgere diversi esami di screening prenatale, importanti per stabilire qual è lo stato di salute del bambino.
Gli esami di screening sono in grado di rilevare anomalie nel bambino, come malformazioni o anomalie cromosomiche, tra le quali la più diffusa è la Sindrome di Down. I test di screening sono esami non invasivi in grado di fornire informazioni attendibili senza mettere a rischio mamma e bambino.
La metodologia di screening finorae più diffusa per rilevare le principali anomalie a carico dei cromosomi è il Bi-test, eseguito in combinazione con la transluncenza nucale. Si tratta di un esame non invasivo, che comprende un prelievo di sangue della madre, dal quale si analizzano i valori di due proteine (Free Beta-HCG e PAPP-A): contestualmente si esegue anche un esame ecografico (la translucenza nucale), che permette di prendere le misure del feto e di rilevare, nello specifico, lo spessore della nuca. Anomalie nello spessore nucale possono suggerire la possibilità che il bambino abbia la Sindrome di Down.
Di recente nel panorama dello screening prenatale è arrivato il test prenatale non invasivo basato sull'analisi del DNA fetale, un esame che sempre più mamme decidono di scegliere. Il DNA del bambino, infatti, è presente nel sangue della mamma; in particolare, dalla 10a settimana di gestazione la sua quantità è sufficiente per effettuare un'analisi attendibile sulla salute del bebè.
Per eseguire il test sul DNA fetale è quindi sufficiente un prelievo di sangue della gestante. Grazie a una avanzata tecnologia - definita di Sequenziamento Massivo Parallelo - è possibile estrapolare il DNA fetale dal sangue materno per esaminare la sequenza cromosomica del bambino e individuare l'eventuale presenza di alterazioni. Questa analisi sui cromosomi permette di scoprire trisomie, anomalie nei cromosomi sessuali, microdelezioni (ossia l'assenza di piccole porzioni di un cromosoma) e anche il sesso del feto.
A oggi fra i test di screening sul DNA fetale è disponibile Aurora. Questo test non invasivo si può eseguire dalla 10a settimana di gravidanza e permette di individuare con un'alta attendibilità (99,9%) la presenza della Sindrome di Down e di altre trisomie diffuse - tra le quali la Sindrome di Edwards e la Sindrome di Patau. Oltre alla possibilità di svolgere precocemente l'esame, il test Aurora fornisce i referti nel giro di 5-7 giorni lavorativi.
Per saperne di più sul test prenatale non invasivo Aurora potete guardare il video qui sotto:
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Per informazioni sul test prenatale Aurora: www.testprenataleaurora.it