Congedo di paternità: il governo ha dimezzato i giorni, da quattro a due
A cura di: Redazione
I giorni di congedo per i papà, lo scorso anno, erano quattro, di cui due obbligatori e due facoltativi e da sottrarre a quelli concessi alla mamma.
Quest’anno i giorni tornano a due, il governo ha fatto dietro front, facendo passi indietro anche nei confronti di chi sperava finalmente in una novità dal punto di vista della parità tra uomo e donna.
L’Inca, il patronato della Cgil, ha dato la notizia, dopo aver interpellato l’Inps nelle scorse settiamne per capire come procedere in questo senso. L’Inps ha subito risposto che la misura non è stata prorogata, per cui questa opportunità si ferma solo ai figli nati, adottati o in affidamento nel 2016.
Quindi, come precisato dall’Inps, il congedo facoltativo per i papà lavoratori dipendenti può essere fruito nei primi mesi del 2017 (per gli eventi del 2016).
Il congedo facoltativo consiste nella possibilità per i papà lavoratori dipendenti di astenersi dal lavoro per uno o due giorni, purché la mamma lavoratrice rinunci ad usufruire anticipando il rientro di altrettanti giorni. Si tratta di un’opportunità introdotta in via sperimentale dalla riforma del mercato del lavoro del 2012 ed è stata prorogata per il 2016 dalla legge di Stabilità a cui però non è seguito un provvedimento simile quest’anno.
“La madre che abbia partorito un figlio il 1° dicembre, senza aver usufruito della flessibilità del congedo di maternità (un mese prima del parto e 4 mesi dopo), ossia fino al prossimo 30 aprile, può anticipare il rientro al lavoro di uno o due giorni consentendo al papà di assentarsi per un analogo periodo, ma entro il 1° maggio, giorno in cui il neonato compie cinque mesi di vita” ha confermato l’Inps.
Nessuno ha spiegato per quale motivo la sperimentazione è stata annullata, però pare stiano studiando nuove misure e la legge di bilancio 2017 ha prorogato per quest’anno e per il 2018 i due giorni di congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti.
Inoltre, i fondi disponibili sono raddoppiati, passando da 20 a 41,2 milioni di euro, in quanto è previsto che il prossimo anno i giorni tornino ad essere 4, elevabili a 5 in sostituzione della madre in relazione al periodo di astensione obbligatoria ad essa spettante, come specificato in una nota.
I giorni di congedo concessi ai papà, che siano due, quattro oppure cinque, sono sempre troppo pochi, tanto che lo scorso anno il presidente dell’Inps Tito Boeri aveva proposto di portare a 15 i giorni di congedo che tutti i papà dovrebbero utilizzare nel primo mese del bambino.
Secondo Tito Boeri, questa differenza di trattamento contribuisce alla disparità tra uomo e donna sul lavoro. Inoltre, in Europa, siamo al momento in coda. Infatti, in Danimarca ai papà vengono assegnate due settimane di congedo, in Francia 11 giorni, in Spagna 15 giorni, in Belgio 3 più 10 facoltativi, e in Norvegia addirittura 54 settimane, 9 per il padre, 9 per la madre e altre 39 utilizzabili da entrambi i genitori.
Fonte:
lastampa.it
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