Coccole sonore per il benessere e la crescita

A cura di: Redazione Abcsalute
Durante la gravidanza, i suoni sono una presenza costante per il feto: l’ambiente interno, l’eco dall'esterno e, soprattutto, la voce della mamma, vengono recepiti dal bambino in modo costante.
Al momento della nascita, il cervello del neonato è ricco di connessioni sinaptiche ed è per questo che i primissimi anni di vita sono cruciali per apprendere e assorbire nozioni, informazioni e suoni.
Sì, ancora loro! Attraverso il battito del proprio cuore la mamma riesce a calmare il pianto del bebè e a rassicurarlo, con la ninna nanna il neonato ritrova la dolce musicalità che l’ha accompagnato nei nove mesi di gestazione, e già da feto la musica comincia a costruire quelle connessioni che saranno fondamentali per sviluppare il senso del ritmo uditivo e comportamentale.
Una ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences rivela, infatti, che il ritmo è una caratteristica insita nel cervello dei neonati e, se alimentato con costanza, pazienza e amore, permette al bambino di sviluppare una spiccata capacità sia di imparare che di comunicare. Ricordiamo sempre che fino a quando non impara a parlare, a camminare e a coordinare i movimenti, le parole di mamma e papà sono quasi il solo strumento per giocare, comunicare e relazionarsi con il neonato: ancora una volta il suono si dimostra un basilare fattore di crescita.
La musica ha potere, è una coccola sonora che nutre mente ed emotività del neonato e, perché no, rilassa e distende lo stress dei neogenitori.