Chinetosi: quali sono i sintomi?

A cura di: Redazione
La chinetosi (o cinetosi) è quell'insieme di disturbi che si manifestano durante un viaggio in auto, nave o altro mezzo di trasporto. I più soggetti sono i bambini e con il passare degli anni queste problematiche tendono a scomparire. Permangono talvolta negli adulti, specialmente nelle donne.
I sintomi della chinetosi sono rappresentati da pallore, nausea, sudorazione fredda, vomito, vertigini e sono da ricondurre alla stimolazione irregolare e intermittente dell'apparato vestibolare dell'orecchio, deputato all'equilibrio. In persone molto sensibili questa iperstimolazione, dovuta ad accelerazioni e decelerazioni ripetute, si riflette sui centri del vomito presenti a livello cerebrale
e provoca la chinetosi.
Per prevenire questi problemi è bene viaggiare nella zona più stabile del mezzo di trasporto, possibilmente sul sedile anteriore dell'auto, guardare sempre avanti, evitare di leggere, mangiare ogni tanto un cracker, cercare di distrarsi. In caso di persona adulta mettersi alla guida del veicolo evita la chinetosi in quanto il guidatore controlla il mezzo e ne percepisce il movimento.
Chi guida dovrebbe evitare brusche frenate ed accelerazioni. E' bene arieggiare l'abitacolo e non fumare. Si devono inoltre evitare le bevande alcoliche e gassate, mangiare poco e frequentemente sia prima che durante il viaggio, optando per cibi asciutti e digeribili, preferibilmente pasta, pane, fette biscottate. Per evitare problemi ai bambini spesso è sufficiente farli viaggiare mentre
dormono o distrarli con dei giochi. Nei casi più difficili si può ricorrere ai farmaci che sono più efficaci se assunti prima del manifestarsi dei sintomi ma danno solitamente sonnolenza. Esistono
in commercio dei braccialetti che si basano sui principi della medicina cinese ed esercitano una pressione costante su un punto che in agopuntura corrisponde al centro dell'equilibrio e sembra riducano il senso di nausea.
Quando si viaggia in nave è meglio evitare di restare sotto coperta e prediligere un punto in coperta al centro del ponte. E' bene guardare lontano e mai verso le onde.
ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico.
Per maggiori informazioni www.farmalem.it
Dott.ssa Luisa Gavazza e Dr. Maurizio Cerutti