Cellule staminali: conservazione del cordone ombelicale e metodo Stamina a confronto

Negli ultimi mesi il tema relativo alle staminali e ai metodi di utilizzo per trattare le malattie è stato al centro delle cronache. Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa che abbiamo ricevuto da Sorgente, una delle biobanche che si occupa di conservazione del sangue del cordone ombelicale.
Comunicato a cura di Ufficio stampa Sorgente
Staminali cordonali e metodo Stamina: il confronto
Attraverso il seguente articolo si vuole dimostrare quanto sia distante il "metodo Stamina" dalla conservazione delle cellule cordonali del neonato, ampiamente riconosciute come patrimonio biologico.
Queste cellule sono impiegate seguendo basi scientifiche e controlli medici rigorosi in tutto il mondo.
Il discusso “metodo Stamina” è stato ideato dallo psicologo Davide Vannoni e il suo utilizzo in pazienti affetti da patologie neurologiche prevede l’infusione di cellule staminali manipolate in laboratorio. Il trattamento ha una serie di problemi legati all’aspetto scientifico e legale e non si relaziona con la pratica della conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale e del loro utilizzo terapeutico, che anzi avviene in tutto il mondo da venticinque anni.
Aspetti scientifici
Molti sono gli studi clinici e sperimentali condotti utilizzando staminali del cordone: grazie a questi le staminali del cordone ombelicale sono state già impiegate in oltre 30mila trapianti.
Il “metodo Stamina” ha invece seguito un percorso diverso, arrivando in maniera molto rapida all’applicazione sull’uomo. Inoltre per confermare la sua efficacia terapeutica non risultano pubblicazioni scientifiche e la stessa procedura presentata da Vannoni mostra carenze e omissioni.
Secondo quanto reso noto fino ad ora, il “metodo Stamina” non si può quindi considerare sicuro o efficace, al contrario delle infusioni di cellule staminali cordonali che la comunità scientifica riconosce come una scelta terapeutica valida per trattare molte patologie.
Aspetti legali
I trapianti di cellule staminali del cordone ombelicale sono riconosciuti anche dai Paesi più sviluppati del mondo e autorizzati per legge. In Italia lo stesso Ministero della Salute ritiene che per il trattamento di oltre ottanta patologie il trapianto delle cellule staminali cordonali sia una scelta terapeutica di “efficacia comprovata”. Data l’utilità riconosciuta a questi trattamenti e anche a supporto delle famiglie, che spesso si scontrano con carenze nella raccolta pubblica, la comunità europea ha sancito il diritto alla conservazione privata delle staminali cordonali. L’Italia ha recepito questa direttiva fornendo l’autorizzazione e disciplinando le pratiche di esportazione verso biobanche estere dei campioni di sangue cordonale dei neonati.
Per il “metodo Stamina” il quadro si presenta diverso, Davide Vannoni è a oggi indagato per tentata truffa, somministrazione di farmaci potenzialmente pericolosi ed esercizio abusivo della professione. Inoltre l’associazione onlus Stamina Foundation – fondata da Davide Vannoni – è stata rimossa dall’anagrafe delle onlus a causa della violazione delle norme per i requisiti di riconoscimento, carenze dello statuto e l’assenza di personalità giuridica. Inoltre l’accesso al trattamento con metodo Stamina è sottoposto ad autorizzazione giudiziaria.
Facendo riferimento a questi dati emerge l’assenza di punti di contatto tra la conservazione e l’utilizzo delle staminali del cordone e l’applicazione del “metodo Stamina”: appare quindi importante che le controversie relative a un singolo metodo non contaminino un settore così importante per le famiglie come quello della conservazione del sangue cordonale.
Per approfondire il tema dell’utilità delle cellule staminali cordonali visita www.sorgente.com o chiama allo 0236705878.
Ufficio stampa Sorgente