Bonus bebè 2014, rimborsi per tate e asilo: come fare e chi può chiederlo
A cura di: Redazione
Il bonus bebè 2014 (o bonus figli) rappresenta un importante sostegno alle spese per il bambino: scopriamo come e quando richiederlo.
Le spese quando arriva un bambino sono molte e per questo spesso vengono messi a disposizione delle famiglie degli aiuti economici. Parliamo del bonus bebè, introdotto già con il precedente governo (riforma Fornero) è stato confermato da quello attuale ed è attivo per il 2014.
Cosa prevede il bonus bebè 2014?
Il bonus messo a disposizione prevede che, alle mamme lavoratrici che non usufruiscono del congedo di maternità, possano essere erogati 300 euro al mese, da utilizzare per le spese di una baby sitter o dell'asilo (pubblico o privato).
Quanto dura?
Il rimborso per le spese di baby sitter o asilo dura 6 mesi, pari alla durata del periodo di congedo parentale che la mamma lavoratrice ha scelto di non utilizzare.
Chi può richiederlo?
La domanda può essere fatta dalle mamme lavoratrici (anche adottive e affidatarie) che, dopo i tre mesi di maternità obbligatoria, non sono intenzionate a usufruire del congedo parentale - che può essere di 6 mesi con retribuzione pari al 30% dello stipendio. La richiesta deve essere fatta entro 11 mesi dalla scadenza del congedo di maternità obbligatorio: chi ha già usufruito parzialmente del congedo parentale può richiedere il bonus, che andrà a coprire i mesi non ancora goduti di congedo parentale. La domanda va fatta in via telematica sul sito dell'Inps, specificando se il rimborso è richiesto per baby sitter o asilo.
Come viene erogato il bonus?
Il bonus di 300 euro mensili viene erogato dall'Inps: per la copertura delle spese per la baby sitter saranno emessi dei voucher, buoni lavoro da consegnare alla tata. Nel caso in cui si chieda il rimborso per l'asilo sarà necessario presentare la documentazione che attesti l'effettiva frequenza alla struttura, alla quale provvederà direttamente l'Inps a pagare la quota per coprire le spese.
Chi non può richiedere il bonus?
Il rimborso di 300 euro mensili per baby sitter o asilo nido non può essere richiesto da:
- lavoratrici autonome
- mamme lavoratrici che hanno già richiesto e utilizzato il fondo per la famiglia del decreto Bersani
- mamme lavoratrici che hanno un'esenzione totale per il pagamento dei servizi per l'infanzia (sia pubblici, sia convenzionati).
Il bando per richiedere il bonus di 300 euro sarà pubblicato entro la fine di luglio e la graduatoria sarà stilata secondo i le dichiarazioni ISEE, con precedenza per le fasce più basse.
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