Bonding neonatale: il magico legame tra mamma e figlio
A cura di: Redazione
Il bonding neonatale è il termine utilizzato per definire il magico legame tra mamma e figlio, che si crea già prima del momento della nascita.
Un legame davvero speciale che inizia dalla gravidanza e continua dopo il parto, aiutando le future mamme a vivere più serenamente tutti i cambiamenti che avvengono durante la gestazione, e manifestandosi sin dai primi momenti di vita del bambino.
Il termine “bonding” è un termine abbastanza recente che arriva dagli Stati Uniti e descrive il legame magico che si crea tra la mamma e il bambino a partire dalla gravidanza. Deriva dall’inglese bond, ovvero attaccamento o legame, e letteralmente significa “incollare”. Proprio per questo è stato scelto come termine per descrivere questo meraviglioso legame tra mamma e figlio, includendo in sé anche la sfera di emozioni della famiglia, compreso l’allattamento, il gioco e lo stare insieme. Bonding vuol dire coccolare, cullare, prroteggere e amare in modo incondizionato e totale.
Il bonding neonatale è molto importante perché favorisce l’empatia dei rapporti, aiutando la mamma a comunicare meglio con il proprio bambino, imparando a conoscere al meglio i suoi bisogni e le sue necessità.
Per favorire al meglio il bonding neonatale è importante incoraggiare il contatto pelle a pelle tra il bambino e la sua mamma, stimolando questo contatto subito dopo il parto, nelle prime ore di vita del neonato. Se non vi sono problemi di salute è essenziale che mamma e figlio vivano insieme il momento dopo il parto, in modo da restare abbracciati, respirare l’odore l’uno dell’altra, conoscersi e coccolarsi, legando i propri corpi e favorendo il rapporto e il legame che già si era instaurato durante la gravidanza.
Il bonding neonatale si crea subito dopo la nascita, ma durante la gravidanza si inizia ad instaurare il bonding prenatale, ovvero quel legame che nasce perché si ha il proprio bambino nel pancione, che cresce, che viene spesso accarezzato e massaggiato dalla mamma, che parla con il suo piccolo, canta e si racconta.
Il bonding continua in sala parto, quando dopo la nascita il bambino può godere del contatto con la sua mamma e il suo papà, che è una figura attiva durante il lavaggio con l’ostetrica. Esistono diversi studi che hanno dimostrato che al neonato, subito dopo la nascita, non serve altro che il contatto pelle a pelle con i suoi genitori, per potersi tranquillizzare dopo il grande evento del parto.
Il legame può essere favorito grazie al massaggio infantile, un momento di contatto fisico che aiuta a costruire le basi del rapporto tra mamma e figlio. Grazie al massaggio si ci libera dagli ormoni che ostacolano il benessere, in modo da rilassarsi totalmente e vivere serenmente. Tutti i sensi vengono stimolati, a partire dall’olfatto che permette al bambino di scoprire l’odore della pelle della sua mamma, alla vista che arriva soprattutto durante l’allattamento, all’udito che viene molto stimolato durante la gravidanza e continua dopo il parto grazie alla comunicazione verbale dei genitori.
Anche l’allattamento è estremamente importante per rafforzare il legame tra la mamma e il suo bambino. Il bonding non viene favorito dall’allattamento, ma allattare aiuta davvero le mamme a stabilire un rapporto molto intimo con il neonato. Questo non significa che questo tipo di legame non può essere creato se non si allatta, anzi esistono diversi modi per favorire il bonding. La cosa importante è quella di riuscire a stabilire una connessione molto profonda con il bambino, fatta di coccole, sguardi, amore e in generale attenzioni verso di lui.
Nel caso in cui il legame non dovesse instaurarsi subito non bisogna preoccuparsi e non bisogna arrendersi, ma avere pazienza e utilizzare la comunicazione verbale e non verbale per costruire questo legame magico, che non per forza deve essere immediato. Ogni famiglia sa trovare sicuramente la giusta soluzione e i giusti tempi per arrivare al bonding neonatale.
Fonte:
mamme.it
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