Accavallare le gambe in gravidanza fa davvero male al bambino?
A cura di: Redazione
In molte credono che accavallare le gambe in gravidanza sia pericoloso per il bambino ma si tratta di falsi miti.
Le gestanti devono certamente adottare molte accortezze negli sforzi fisici e nelle posture che assumono, per evitari fastidi muscolari o eventuali problemi al bambino nel pancione.
Una credenza diffusa sostiene che accavallare le gambe in gravidanza fa male al bambino, poiché provocherebbe una compressione che toglie spazio al piccolo e blocca il trasporto di ossigeno, con rischio di soffocamento.
Questa credenza è solamente un falso mito. Non sussistono infatti rischi per il feto se si ha l'abitudine di accavallare le gambe, tuttavia questa può avere effetti sulla circolazione sanguigna della mamma.
L'accavallamento delle gambe porta a una costrizione dei vasi sanguigni delle gambe, favorendo il possibile insorgere di vene varicose. In gravidanza l'organismo svolge un maggiore lavoro per far circolare una sufficiente quantità di sangue sia per la donna sia per raggiungere la placenta e il bambino. Questo sovraccarico nel sistema circolatorio causa molto spesso gonfiori agli arti.
Incrociare le gambe durante la gravidanza può quindi rendere ancora più difficile la circolazione del sangue, aumentando così i gonfiori a mani e piedi nonché le probabilità di insorgere di disturbi come le vene varicose. Inoltre, questa abitudine porta ad assumere una diversa postura, può anche favorire l'insorgere di mal di schiena e sciatalgie.
Per migliorare la circolazione sanguigna via libera a qualche attività fisica studiata per le gestanti. I corsi in acqua sono quelli più indicati, poiché questo elemento riduce di un sesto il peso corporeo e ha un effetto massaggiante che favorisce la circolazione linfatica.
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